Le competenze più ricercate nei prossimi anni
saranno green e informatico-digitale:
questo è quanto emerge dall’analisi fatta dal Centro Studi Unimpiego Confindustria Emilia, che negli ultimi due anni ha
analizzato il mercato del lavoro aiutando tantissime aziende nella selezione del
personale e nella sua formazione.
Da anni Unimpiego Confindustria è il punto di
riferimento dell’Emilia Area Centro sia per le imprese del territorio, che cercano personale qualificato, sia per chi desidera una nuova opportunità lavorativa.
Unimpiego
offre, infatti, un servizio di
ricerca e selezione del personale,
innovativo e dinamico, senza alcun costo aggiuntivo per le aziende associate, e
vanta un’ampia banca dati e consente
di pubblicare annunci gratuiti.
In base ai
dati raccolti dal Centro Studi di Confindustria, in collaborazione con Asspect,
a oggi il tasso di disoccupazione in
Emilia Romagna è del 5,72% contro un’occupazione che arriva al 68,76%.
In questo
quadro di riferimento, le professioni
più richieste dalle aziende associate sui territori di Bologna, Modena e Ferrara sono:
Tuttavia, il 2022 mostra già segni di una
dinamica in evoluzione nel mondo del lavoro. I temi dell’ecosostenibilità e della digitalizzazione,
infatti, stanno diventando più importanti e le competenze green e digital sono sempre più richieste in modo
trasversale e in più settori.
In questo contesto presto emergeranno nuove
figure, come ad esempio:
Mentre troveranno conferma quelle con competenze più informatico-digitale come:
In effetti, avviare e accelerare il processo di digitalizzazione sarà per
le imprese italiane il più importante obiettivo da raggiungere in pochi anni; e
questo, all’interno del mercato del
lavoro, si tradurrà in una più capillare e intensa ricerca di figure specializzate a discapito di figure più
generiche.
Già oggi, solo in Emilia Romagna la ricerca dei programmatori informatici
raggiunge quasi il 5% degli annunci.
Secondo le previsioni
del Centro studi di Confindustria, entro il 2024 saranno inseriti all’interno della filiera 7mila nuovi profili con competenze
tecnologiche avanzate tra cui ingegneri robotici, esperti di analisi dei
dati e in cybersecurity, cloud architect ecc.
In questo nuovo scenario, frutto anche di due
anni di pandemia, il servizio di ricerca e selezione del personale di
Confindustria Emilia,
modellato sulle attuali direttive del mercato, offre un supporto concreto alle
aziende nell’individuazione di figure specializzate, spesso difficili da
trovare, e allo stesso tempo rappresenta un’ottima e funzionale vetrina per
tutti i possibili candidati.
“Il nostro servizio è diretto a soddisfare le
esigenze delle aziende che ricercano personale e, di conseguenza, fornisce
concrete opportunità di inserimento
lavorativo a chi cerca lavoro. Assistiamo anche le aziende che valutano o
che stanno affrontando una procedura di riorganizzazione
del personale per un ricollocamento dei dipendenti presso altre aziende
associate.” – Nicoletta Grosso, responsabile di Unimpiego Confindustria Emilia.
La banca
dati di Unimpiego Confindustria Emilia conta oltre 3.426 iscritti con profilo
aggiornato, di cui 1.351 su Bologna, 1.082 su Modena e 299 su Ferrara.
“L’attività che abbiamo sviluppato è la
pianificazione da parte delle aziende della ricerca di personale, che va svolto
in funzione degli obiettivi e delle direttive di politica aziendale.
Come tutti
i processi di pianificazione e budgeting, anche la definizione del piano del personale è un processo
iterativo, che si definisce tramite confronti e affinamenti successivi.
Unimpiego può supportare l’azienda in questo processo” – Nicoletta Grosso,
responsabile di Unimpiego Confindustria Emilia.
Inoltre, il servizio (gratuito per le aziende associate) comprende anche:
Alle aziende associate viene offerta la possibilità di individuare personale specializzato da inserire in azienda e ai partecipanti ai corsi di individuare realtà professionali importanti per la loro crescita professionale, mediante servizio di assessment specifico, anche grazie a psicologi del lavoro e test mirati.
La corsa alla digitalizzazione ha tuttavia fatto emergere un’altra criticità:
ovvero una profonda mancanza di formazione all’interno di tutti i livelli
aziendali:
“C’è un
deficit formativo che ha un impatto sull’occupazione, e quindi è necessario
colmare rapidamente le competenze che ad oggi mancano. La formazione continua deve entrare a fare parte della cultura aziendale in tutte le imprese.
Lo sforzo è necessario per raggiungere obiettivi ben definiti in ambito di formazione industriale e soprattutto
digitale.” –
Valter Caiumi, presidente di Confindustria Emilia.
La piattaforma di e-learning Study in
Action nasce
proprio per fornire una risposta concreta a questi bisogni, mettendo a disposizione
delle imprese opportunità formative gratuite per tutti i collaboratori per
colmare rapidamente ed efficacemente questo gap.
Inoltre, tra marzo e aprile, si è tenuto un
ciclo di incontri presso il Liceo
Steam International per aiutare gli studenti e le studentesse ad entrare
preparati nel mondo del lavoro, con preziose testimonianze aziendali, tra gli
altri, dell’HR manager di Eridania, Marco Raule, del responsabile marketing di
Tecnotelai, Francesco Pasotti, e dell’HR manager di Hiab Italia, Gabriella
Mazzone.