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Sartoria Messori, un ponte per gli affari in Africa

11/04/2023

Gian Marco e Lanfranco Messori (al centro) in compagnia di due impreditori del Congo
Gian Marco e Lanfranco Messori (al centro) in compagnia di due imprenditori del Congo

Angola, i due Congo, Nigeria, Niger, Mali, Costa D’Avorio, Gabon, Marocco: di questi Paesi dell’Africa, Gian Marco Messori, grazie all’allure senza confini dei suoi capi di abbigliamento ideati e prodotti su misura a Sassuolo, ha una conoscenza approfondita. Conoscenza che in parte deriva dalle sue missioni di lavoro, come è ovvio, in parte dai suoi progetti di beneficenza (leggi su Farenews Sartoria Messori, in Congo non solo per affari).

Da 13 anni, Sartoria Messori veste presidenti, primi ministri, banchieri e imprenditori del grande continente interessati a sviluppare sinergie con aziende italiane. Ultimamente le sue ambasciate in Africa sono sempre più frequenti, anche ogni due settimane se necessario. “Gli italiani che fanno affari qui sono pochi, ma quei pochi sono molto apprezzati. Vorrei propormi a tutti i colleghi emiliani come un punto di riferimento all’interno dell’ecosistema imprenditoriale che già opera in Africa e, al contempo, facilitare il dialogo con finanziatori e istituzioni locali”.

D’altro canto, già viale dell’Astronomia, con la rappresentanza di Confindustria Assafrica&Mediterraneo, lavora tanto per favorire scambi commerciali e nuovi potenziali investimenti dall’Italia, contribuendo così alla crescita e allo sviluppo, anche attraverso iniziative sociali, dell’Africa.

“Credo che sia una cosa utile, penso ai tanti amici imprenditori emiliani, mettere a fattor comune il know-how che in tanti anni ho potuto fortificare e mettere da parte sull’Africa. È un continente straordinario che merita di essere conosciuto e amato, pur con tutti i suoi problemi e le sue contraddizioni”, sottolinea Messori.

“Noi italiani abbiamo un problema: ci sottovalutiamo. E invece siamo generalmente considerati dei maestri di eleganza e raffinatezza all’estero. Questo, a onor del vero, vale per tutta la nostra manifattura. Recentemente, in virtù della creazione, con un socio, di una società che si occupa in via esclusiva di portare i prodotti italiani in Africa ho avuto l’onore di aprire le porte del grande continente ad aziende di grande tradizione. Due esempi? Fantini Rubinetti e Ratti”.

Nel mirino dell’azienda di Sassuolo ci sono i 50 anni di attività, che arriveranno nel 2026. Frattanto, l’azienda si gode il suo momento magico. “La pandemia ci ha dato una bella mazzata ma adesso siamo contenti di come vanno le cose. Siamo un’azienda piccola, ma sul mercato sappiamo difenderci e proponiamo alla nostra clientela prodotti di nicchia e completamente su misura. Stiamo concludendo le trattative con l’Olympique de Marseille, il prossimo anno vestiremo anche i tecnici e i giocatori di questa gloriosa squadra di calcio francese”.

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