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Prorogato di due anni il mandato di Presidenza di Valter Caiumi e dei vicepresidenti Sonia Bonfiglioli e Gian Luigi Zaina

12/05/2023

Prorogato di due anni il mandato del Gruppo di Presidenza di Confindustria Emilia: al centro, il presidente Valter Caiumi con i vicepresidenti Sonia Bonfiglioli e Gian Luigi Zaina
Prorogato di due anni il mandato del Gruppo di Presidenza di Confindustria Emilia: al centro, il presidente Valter Caiumi con i vicepresidenti Sonia Bonfiglioli e Gian Luigi Zaina
Il presidente di Confindustria Emilia Valter Caiumi, riconfermato fino al 2025
Il presidente di Confindustria Emilia Valter Caiumi, riconfermato fino al 2025

È stata ratificata dall’Assemblea Generale delle imprese associate a Confindustria Emilia, che si è riunita a Palazzo Albergati, a Zola Predosa, in provincia di Bologna, la delibera del Consiglio Generale dello scorso 29 settembre che aveva proposto la proroga biennale, prevista a norma di statuto a seguito dell’emergenza pandemica, del mandato del Presidente Valter Caiumi e dell’intera squadra di Presidenza composta anche dai Vicepresidenti Sonia Bonfiglioli e Gian Luigi Zaina. Il mandato di presidenza si prolunga dunque per il prossimo biennio fino al 31 maggio 2025

Il Presidente di Confindustria Emilia Valter Caiumi ha affermato: “Con l’assemblea di oggi termina il mio quadriennio di presidenza, un periodo intenso di grandi soddisfazioni, ma anche grandi sacrifici soprattutto personali, con la volontà di non venir meno agli impegni presi con gli imprenditori e al tempo stesso con il mio gruppo, in un quadriennio dove la pandemia è stata solo uno dei nodi da affrontare e sfidare. Sarà un onore ma anche un grande impegno continuare a lavorare insieme, per i prossimi due anni che dedicheremo a consolidare le iniziative e far crescere ancora di più la nostra comunità di imprese. Consolidare non per rallentare, ma per gettare basi ancora più solide per la nostra Emilia”.

Il presidente Caiumi, nella relazione presentata all'Assemblea generale ha toccato molti aspetti economici e sociali. Eccone alcuni.

Sostenibilità e mobilità
Tutti i settori industriali oggi stanno cercando di affrontare questo tema e tutte le filiere sono chiamate in causa. La filiera della mobilità e dei trasporti, da diversi anni, sta facendo da pilota a questo nuovo modello di vita e di lavoro più sostenibile e più responsabile. In particolare, le imprese della filiera automotive dovranno cogliere altre vie di produzione diversificandosi; la nostra analisi e il lavoro fatto nel 2019 andavano in questa direzione. Di pari passo avremo un’ulteriore crescita verso la mobilità virtuale, che potenzialmente sostituisce la mobilità fisica delle persone. Questo comporterà per le nostre filiere un cambiamento sostanziale - per altro, in molti campi, già in atto - di tutto quello che riguarda la logistica. La tecnologia sta sviluppando non solo auto autonome che ci trasporteranno, ma anche oggetti per spostare in maniera completamente automatica le cose. È probabilmente qui che dobbiamo focalizzare la nostra attenzione, per le filiere non solo dell’auto e della mobilità, perché la logistica tocca tutti i perimetri della manifattura”.

Comunicazione convergente
Abbiamo innovato il modello associativo nella sua dimensione comunicativa, che trova una creazione e implementazione costante della piattaforma digitale, depositaria di tutto ciò che rappresentiamo e offriamo. Oggi abbiamo uno strumento che non ha eguali nel panorama confindustriale. Abbiamo dato voce anche alle piccole imprese, dando loro la possibilità di raccontarsi. Nel solo 2022 le news di vita industriale, prodotte e diffuse in tutte le lingue del portale, sono state oltre 700. Alcuni concreti esempi sono il nostro canale Spotify con la serie di podcast FARE INSIEME che fa da cassa di risonanza per lo story-telling ad oggi di circa 130 imprese, con l’obiettivo raccontare la distintività del fare impresa in Emilia e delle persone nelle nostre organizzazioni; e il ciclo di webinar Digital in Action, per approfondire la conoscenza dei tanti strumenti e tecnologie collegate ai più recenti sviluppi dei media, fino alle possibili declinazioni applicative di metaverso e blockchain”. 

Osservatorio di filiera 
“Abbiamo presentato la seconda edizione dell’Osservatorio di Filiera, che fotografa l’andamento delle aziende nel biennio 20-21 attraverso l’analisi di una serie di indicatori, con un confronto puntuale con il resto del Paese, analisi condivisa con i principali policy makers per favorire l’elaborazione di politiche industriali mirate ed efficaci. Oggi, alla luce dell’analisi aggiornata, possiamo dire che le nostre aziende mostrano eccellenze importanti e sotto molteplici indicatori si sono dimostrate un passo avanti rispetto al resto del Paese. La manifattura resta il cuore delle nostre aziende, ma anche i servizi hanno grande importanza: il ruolo, sempre più strategico, del digitale in questi ultimi quattro anni ha certamente contribuito a questa crescita. Le performance economiche della comunità di imprese di Confindustria Emilia, lette anche in termini di incidenza sul fatturato, consumo di materie prime e componentistica, costi di gestione e costo del personale, hanno evidenziato una capacità di tenuta a fronte dei molteplici elementi di straordinarietà del periodo”. 

Intelligenza di Comunità Quattro anni fa nella mia relazione di insediamento parlavo di Intelligenza di Comunità. Siamo tutti oggi più consapevoli dei perimetri della nostra comunità di imprese, delle sue potenzialità e della sua concretezza. Mi piace ricordare un dato su tutti: quasi 40 milioni di euro, in un solo anno, rilasciati direttamente dalle imprese associate a supporto di iniziative di territorio, di comunità. Dalla cultura, allo sport, alla salute. Proiettiamolo come dato medio, nei prossimi dieci anni. Non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro per far capire a tutti gli interlocutori la potenzialità del motore impresa nella comunità. Un propulsore indispensabile per una società libera, e aperta. L’unione delle imprese, nel perseguimento delle politiche in linea con gli ESG, assume quanto mai un valore aggiunto strategico e competitivo rispetto ad altri territori. Nella competitiva economia globale di oggi, la dimensione dell’impresa può fare la differenza tra il successo e la sconfitta. Le imprese troppo piccole possono faticare a competere con le grandi aziende a causa della mancanza di risorse e scale, mentre le imprese troppo grandi possono lottare contro la burocrazia e la mancanza di flessibilità. Dobbiamo continuare a trovare la forza di unirci lungo le filiere o perderemo vantaggio competitivo”. 

Efficaci ed efficienti
La nostra assemblea è anche il momento del bilancio delle attività associative. Condivido alcuni dati del 2022: 114 seminari tecnici in un anno, una media di 2,5 momenti ogni settimana sugli argomenti di maggior interesse, che hanno coinvolto oltre 8 mila persone; 25.373 risposte ai quesiti delle imprese e 16.761 pareri scritti. Il sistema di monitoraggio della customer satisfaction ci dice che nel 2022, su 3.001 questionari compilati, il punteggio medio è di 4,9 in una scala da 1 a 5. Un’efficienza che va di pari passo con un’attenzione massima alla gestione operativa delle risorse. Siamo orgogliosi di annunciare il raggiungimento dei seguenti obiettivi: ancora una volta la riduzione del 100% sulla quota del bimestre novembre-dicembre 2022, pari a circa 2,4 milioni di euro; la delibera di riduzione, già presa in via preventiva, del 50% per l’ultima rata del 2023; inoltre, nell’ottica di dare anche un primo segnale di riduzione permanente la revisione dell’aliquota progressiva applicata oltre gli 8 milioni di euro di imponibile contributivo, dallo 0,14% al 0,10%. Dalla nascita di Confindustria Emilia siamo a 8,5 milioni di euro di riduzioni contributive, senza contare gli allineamenti dei sistemi contributivi iniziali che hanno portato ad un’ulteriore riduzione di un milione di euro l’anno. Siamo quindi a 13,5 milioni di euro di minor gettito contributivo”.






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