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Makros presenta due nuovi progetti per la protezione del patrimonio archivistico e culturale

10/01/2025

Da sinistra: Francesco Carità, Massimo Luise, Riccardo Maiarelli, Paolo Govoni, Giacomo Pirazzoli e Stefano di Brindisi
Da sinistra: Francesco Carità, Massimo Luise, Riccardo Maiarelli, Paolo Govoni, Giacomo Pirazzoli e Stefano di Brindisi

L’85 per cento delle opere d’arte si trova nei depositi dei musei, conservata spesso in scaffalature obsolete che non le proteggono dal degrado ambientale. Riportarle alla luce, metterle nella disponibilità dei fruitori, quindi della collettività e delle comunità, significherebbe ampliare conoscenza e cultura. La salvaguarda del patrimonio è stata al centro dell’evento organizzato da Makros, azienda ferrarese conosciuta nel mondo per i sistemi archivistici Blockfire – dal nome del primo brevetto contro il fuoco realizzato dal titolare, Massimo Luise, cui sono seguiti quelli contro acqua e batteri  – che nella sede di Confindustria Emilia a Ferrara, alla presenza delle istituzioni, giovedì 9 gennaio ha anticipato i progetti del 2025.

Nello specifico: industrializzazione del brevetto contro l’acqua, con installazioni capaci di reggerne l’urto in caso di allagamenti e/o alluvioni e utilizzo dell’intelligenza artificiale per la protezione da deterioramento batterico, un fronte su cui Makros continua la collaborazione col CNR di Firenze. Umanesimo e scienza, tecnologia e natura. Attorno a questi quattro macrotemi si sono snodati gli interventi delle istituzioni.

Giacomo Pirazzoli
, responsabile del territorio di Ferrara per Confindustria Emilia, di cui Makros è socia, ha rimarcato con orgoglio l’attività di ricerca e sviluppo svolta dal comitato scientifico di Makros. L’assessore comunale Francesco Carità, ricordando le installazioni sotterranee realizzate in Turchia e la loro presenza nei siti culturali di Europa e Asia, ha parlato di “eccellenza che porta Ferrara nel mondo e di capacità progettuale che diventa modello per chi crede nelle proprie idee”. Paolo Govoni, vice presidente della Camera di Commercio Ferrara-Ravenna, di come la tecnologia sia a disposizione della cultura e avanzi sulla base dei nuovi bisogni del tempo, a partire dai cambiamenti climatici in corso, “di cui è necessario limitare i danni”. Riccardo Maiarelli, presidente della Fondazione Estense e già presidente di Confindustria Ferrara, ha rimarcato l’impegno, anche della Fondazione, su percorsi “tesi a ‘portare fuori dalle cantine il grande patrimonio pittorico di cui disponiamo”, sottolineando a sua volta come la strada sia la protezione e conservazione intelligente di ogni forma artistica. Da Stefano di Brindisi, amministratore unico di Sipro – nei cui incubatori Makros si trova – il monito “a non considerare il nostro territorio sempre come fanalino di coda, perché abbiamo startup capaci di collocarsi sul mercato internazionale che capovolgono questo paradigma”.

L’auspicio unanime delle istituzioni è arrivare alla definizione di un distretto della conservazione del patrimonio culturale e archivistico che veda al centro Ferrara.

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