Un adolescente su due non sa a cosa serva il ticket, otto su dieci non hanno mai consultato il Fascicolo sanitario elettronico, uno su cinque non conosce il proprio medico di famiglia. Sono alcuni dei dati emersi da un’indagine condotta dalla Fondazione Gimbe tra ottobre 2024 e marzo 2025 in trenta scuole superiori italiane.
Per trasformare questi segnali d’allarme in opportunità di crescita civile, è ripartita per il secondo anno la campagna di crowdfunding “La Salute tiene banco: si riparte!”, ospitata sulla piattaforma IdeaGinger, con l’obiettivo di rafforzare l’alfabetizzazione sanitaria degli studenti, soprattutto in quelle aree del Paese dove le opportunità formative e l’accesso alla sanità sono più fragili.
“Perché un’azienda dovrebbe sostenere questo progetto? Perché investire oggi nella cultura sanitaria dei giovani significa generare valore a lungo termine, rafforzando il capitale umano di domani e contribuendo concretamente al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030”, afferma il presidente di Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta. “Gli studenti di oggi, tra pochi anni, entreranno nel mondo del lavoro: renderli più informati in materia di salute significa migliorare l’adesione alla prevenzione e favorire comportamenti responsabili anche in ambito lavorativo”.
E Cartabellotta continua: “Conoscere come funziona il Servizio sanitario nazionale, prevenire comportamenti a rischio, saper distinguere tra informazioni affidabili e fake news: sono competenze cruciali per la vita quotidiana, ma anche per il mondo del lavoro. L’alfabetizzazione sanitaria migliora il benessere individuale, riduce l’uso inappropriato dei servizi, promuove la responsabilità nei confronti della salute propria e collettiva”.
Partecipare è semplice: “La Salute tiene banco: si riparte” è su IdeaGinger. Si sceglie l’importo e si sceglie la propria ricompensa: con un contributo di 2.000 euro un’impresa può finanziare un incontro completo in una scuola, ricevere visibilità istituzionale attraverso i canali ufficiali della Fondazione Gimbe e contribuire in modo concreto alla crescita del progetto. I fondi copriranno docenze, gestione delle attività e materiali.
Il format degli incontri de “La Salute tiene banco” è semplice ma efficace: brevi moduli tenuti da team multidisciplinari di medici, infermieri e comunicatori su Servizio sanitario nazionale, prevenzione e digitale in sanità, seguiti da sessioni interattive in cui studentesse e studenti rispondono a quiz che mappano in tempo reale i loro livelli di conoscenza.
Nell’anno scolastico 2024/2025 sono stati coinvolti 4.200 ragazzi e 30 istituti scolastici. Ora l’obiettivo del nuovo crowdfunding è di raggiungere anche le scuole più decentrate, in quei territori dove le cure sono meno accessibili e la conoscenza può fare la differenza per la propria salute.
“La difesa del diritto costituzionale alla tutela della salute deve coinvolgere anche le nuove generazioni, già a partire dall’età scolastica”, conclude Nino Cartabellotta. “Aiutare i giovani a capirne regole, diritti e limiti non è beneficenza, ma lungimiranza. Per le imprese emiliano-romagnole la scelta di sostenere ‘La Salute tiene banco’ significa scommettere su un capitale umano più informato e più sano”.
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