"Sono nato davanti a una stazione, a
Forlì. Pablo Neruda era figlio di un ferroviere e lo era anche uno dei
miei maestri, Mario Luzi.
E Treno di parole si intitola un
documentario sul poeta romagnolo Raffaello Baldini,
viaggiatore e poeta del treno. Quante poesie sono nate sui
vagoni, quante ambientate sui treni e in ogni angolo del mondo. E dal finestrino il mondo quanto ha ispirato, quanto ha parlato ai poeti. Credo
che molti abbiano scoperto una strana spinta a scrivere in versi vedendo il mondo muoversi in quel riquadro, suscitando
nostalgie, attese, presentimenti. I treni portano tutta l'umanità con le sue
meraviglie, i suoi dolori, i malori e le grazie. A tutto questo la poesia offre voce, è conoscenza artistica della vita.
Non si prende un treno senza destinazione. E così anche la poesia mette a fuoco
un destino per la vita".
Con
queste parole parte il viaggio in treno da Bologna a Venezia del poeta forlivese Davide Rondoni che ha preso parte a questa iniziativa di Ferrovie dello Stato per la Giornata mondiale della Poesia,
una ricorrenza istituita dall’UNESCO nel
1999 per promuovere e valorizzare questa forma di comunicazione così universale in grado di veicolare un messaggio di pace, di scambio interculturale, di dialogo tra i popoli.
A
salire a bordo dei treni altri quattro poeti - Erika Di Felice, Denata Ndreca, Flaminia Colella e Melania Panico – che hanno viaggiato fra Roma e Velletri, Firenze e Roma, Pescara e
Vasto, Napoli e Salerno.
Guardali e ascoltali su FS News_Giornata mondiale della Poesia 2022.