Oggi, in occasione dell’assemblea pubblica di
Confindustria Emilia, il presidente Valter Caiumi ha parlato davanti a una
platea di duemila rappresentanti delle imprese del territorio, delineando
alcuni orientamenti su cui le aziende sono fortemente chiamate a intervenire,
portando anche all’attenzione del pubblico temi di stringente attualità.
La prima parte della relazione di Caiumi si è
focalizzata sul macro tema “pianeta” per condividere importanti considerazioni
strettamente collegate alla sostenibilità - nelle sue diverse priorità (persone
e modelli economici).
“La sostenibilità ha già introdotto nuove
regole di mercato e di cittadinanza, ben più forti di qualsiasi regolamento
normativo, che riguarda tutta la società. Si tratta di un’evoluzione che va
alimentata correggendo eventuali pratiche inadeguate grazie alla consapevolezza
dell’oggi, ma senza demolire il lavoro fatto sino ad ora. Per noi
manifatturieri, vuol dire creare prodotti sostenibili e recuperabili
realizzandoli in modo sostenibile. Come possiamo farlo? Con attenzione a
persone e modelli economici”.
Le persone
Caiumi ha sottolineato come sia fondamentale tornare
a porre l’accento sulla centralità della comunità del lavoro e del capitale
umano, per una continuità del lavoro nel lungo periodo. Ha evidenziato
l’importanza della trasformazione che le imprese devono operare, per una nuova
concezione di ciò che oggi chiamiamo lavoro, che interpreti il percorso di
carriera su tre concetti chiave - la ricerca, la formazione, il fare – che dovranno
essere sempre più connessi per valorizzare nell’impresa le future generazioni.
“L’asset del capitale umano e la sua
costante formazione sono elementi imprescindibili di una società economica
all’avanguardia in grado di rispondere attivamente a tutti gli stimoli e
sollecitazioni. Questo deve diventare un tema costante delle agende dei collaboratori
e dei budget delle imprese, a prescindere dalla dimensione. I migliori studenti
e le migliori studentesse di oggi e manager di domani dovranno essere
costantemente in formazione, in un contesto che ha bisogno di risposte sempre
nuove e rapide”.
In questo quadro si inserisce l’annuncio
sull’evoluzione del progetto Study in Action – la piattaforma di e-learning a
disposizione delle aziende associate a Confindustria Emilia Area Centro che può
ospitare sino a 70mila utenti e offre corsi di formazione gratuiti ai
dipendenti delle aziende. Oltre a un costante ampliamento dell’offerta
formativa, Study in Action si arricchirà della possibilità per le imprese di
creare percorsi a premialità per incentivare lo sforzo collettivo verso
l’autoapprendimento e l’accrescimento del patrimonio di competenze.
I modelli economici
Il presidente Caiumi ha sollevato il tema del
potenziamento delle leve per continuare ad accelerare il business delle aziende
del territorio. Nei prossimi mesi, con i principali operatori del settore, sarà
avviato un punto di contatto aperto a tutti per valorizzare le comunicazioni
sulle opportunità di acquisto delle piccole e medie imprese, tradizionalmente escluse
dall’attenzione della finanza.
“Le piccole e piccolissime imprese
custodiscono parti di conoscenza manifatturiera vitali per l’intera filiera e
negli anni hanno contribuito a tanti passi di ricerca collaborativa, spesso
inconsapevole allo stesso territorio che ne ha beneficiato. Efficientare le
filiere può voler dire anche unirsi lungo la filiera stessa”.
Inoltre, di fronte ad un contesto geopolitico
particolarmente critico che sta rendendo sempre più complesso il problema
dell’aumento della domanda di materie prime e la conseguente scarsità delle
risorse disponibili, Caiumi ha ricordato che la transizione verso un modello
economico circolare rappresenta, per le imprese e le proprie filiere, un
obbligo per continuare ad alimentare la crescita e lo sviluppo, in alternativa
all’attuale modello lineare. E ha lanciato l’iniziativa Albo Circular, una
piattaforma pensata a supporto di tutte le imprese che offrono o cercano
soluzioni “circolari” per il proprio business (come, per esempio, fornitori di
servizio di riciclo, acquirenti di scarti di lavorazione, fornitori di materie
prime secondarie).
Innovazione: space economy e metaverso
Nella seconda parte della sua relazione, il
presidente Caiumi ha voluto portare all’attenzione della platea due innovative
dimensioni industriali a cui guardare. Parlando infatti delle prospettive per
le imprese, per essere sempre competitive e per esplorare nuovi ambiti di
sviluppo, Caiumi ha parlato di space economy e metaverso – due frontiere tecnologiche
su cui le imprese sono chiamate a confrontarsi per cogliere nuove sfide e opportunità
di business.
“Il salto che il metaverso offre è
paragonabile ad una rivoluzione industriale del mondo digitale: creatori e
sviluppatori stanno volgendo la loro attenzione alla produzione di enormi
volumi di nuovi contenuti accessibili e unici, da destinare a community ben
precise di persone, ampliando notevolmente il raggio di azione per raggiungere
un pubblico sempre più ampio. Per questo riteniamo che sia importante guardare
alle sfide di business che il metaverso oggi pone alle imprese, e mettiamo in
agenda sin d’ora la promessa di rilasciare un punto di supporto e orientamento
per le imprese nei prossimi sei mesi”.