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Alex Bellini e Marco Savini mattatori di Farete

07/09/2022

Alex Bellini
Alex Bellini
Marco Savini
Marco Savini

Dopo la relazione del presidente di Confindustria Emilia, Valter Caiumi, il primo giorno di Farete ha regalato alla platea degli imprenditori emiliani una tavola rotonda con due ospiti d’eccezione: l’esploratore Alex Bellini, sul tema della sostenibilità, e l’imprenditore e fondatore di Big Rock, Marco Savini, sulla grande scommessa del Metaverso. I due relatori sono stati intervistati da Edoardo D’Elia, docente all’Università di Bologna e ideatore di Deckard, una piattaforma di divulgazione scientifica multimediale e del programma StartUp Day meets Humanities, incentrato sull’imprenditorialità. 

L’esploratore: “Sostenibilità, come urgenza del presente”

“Non c’è dubbio che quelli che stiamo vivendo sono tempi di ambiguità e incertezza”, ha rotto gli indugi Alex Bellini. “Di quale nuova bussola dobbiamo dotarci, con quali nuovi e sfidanti punti cardinali dobbiamo metterci in cammino?”.

 La supremazia degli azionisti staccati dal contesto ambientale, anche all’interno delle aziende, ha mostrato la corda. La crescita illimitata fa a pugni con la finitezza del nostro pianeta. “È tempo di nuovi eroi della normalità. Gli esploratori del passato tra foreste e calotte glaciali devono lasciare il passo, nel vostro caso, agli eroi della normalità, che in azienda significa leader di impresa con una visione illuminata del futuro”.

Sono sempre di più le aziende che intraprendono un percorso rigenerativo e che si fanno portavoce di un cambiamento che abbia effetti positivi su ambiente e società. “La strada è stata tracciata, non possiamo nascondercelo. Coniugare profitto con filantropismo e cura per l’ambiente è impresa ardua, ma voi siete imprenditori non per caso. Oggi abbiamo tutti gli strumenti tecnologici che servono per misurare, pianificare e programmare il meglio per il nostro pianeta. Se l’ostacolo è sul percorso e non lo posso superare, occorre che quell’ostacolo diventi parte del percorso, non si sfugge”.

Oggi la tempesta socioeconomica è davvero perfetta. “Non è facile, in questo caos sistemico, rimanere in piedi e centrati sui propri obiettivi, lo riconosco. Vi invito però a resistere con pazienza, coraggio e resilienza. Tra fallimenti e crisi ne ho passate di tutti i colori. Negli ultimi 15 anni la mia attività di esploratore mi ha portato a orientare la bussola dell’esistenza verso l’interno, verso la mia interiorità. La cosa più importante che posso fare oggi è preoccuparmi di cosa sarà domani. Non è né banale né scontato avere un occhio sul domani, e oggi più che mai il futuro delle giovani generazioni è un affare nostro”.

Il fondatore di Big Rock: “Metaverso, ovvero guardare il futuro”

Il concetto di metaverso è salito alla ribalta con l’annuncio di Facebook, che ha deciso di denominare Meta la holding del Gruppo (che controlla le piattaforme Facebook, Whatsapp, Instagram e gli Oculos) e di avviare un progetto con questo nome, progetto di cui si sa ancora poco.

“Nel 2020 la pandemia ci ha fatto piombare in clima di separatezza e distanza”, ha rimarcato Marco Savini. “Tutti noi, per sopravvivere a questo tsunami, abbiamo dovuto reinventare il lavoro sulla base di call e videoconferenze. È lì, in quel momento, che abbiamo cominciato a parlare sempre più insistentemente di Metaverso”.

In futuro le connessioni tra persone aumenteranno in modo esponenziale. Ci vedremo in assenza, da remoto, ma sarà come se fossimo in presenza. “Il virtuale è diventato reale: provate a domandare a qualche ragazzo cosa pensa di prodotti ludici come Fortnite e Decentraland. Nello stesso istante milioni di giocatori si ritrovano su piattaforme virtuali e condividono svago e spensieratezza, esattamente come facevamo noi 30 anni fa al bar o nel giro della nostra compagnia di amici”.

"Il metaverso", ha concluso il suo intervento Savini a Farete, “è un non luogo, dove non solo ci vediamo, ma possiamo interagire, passarci gli oggetti, indossiamo i visori ed è come essere uno davanti all’altro. Basteranno degli occhiali da tutti i giorni, con i quali al tavolo qui con me potrò interagire con l’ologramma di una persona che è all’estero. Proiettate questa immagine in una classe dei nostri figli, dove al posto della lavagna luminosa c'è l’insegnante che mi dice ‘questa è la Terra’ e la mette sul tavolino, pensate alla stessa cosa fatta con un dinosauro, un’astronave, il nostro corredo genetico. Insomma, avete certamente capito che di metaverso ne sentirete parlare sempre di più e in un modo o nell'altro anche le vostre aziende dovranno fare i conti con quest'onda tecnologica".

I due relatori in breve
Alex Bellini nasce ad Aprica nel 1978. Si definisce "esploratore, speaker motivazionale e performance coach”. Negli ultimi vent’anni ha realizzato imprese straordinarie ma dice: “Ho percorso più chilometri dentro di me di quanti ne abbia fatti fuori”. Questa è la sua forza e la sua unicità. Nel 2001 partecipa alla Marathon des Sables, corsa di 250 chilometri nel deserto del Sahara. Nel 2002 percorre l’Alaska trascinando una slitta: un’avventura lunga 2000 chilometri. Nel 2005 attraversa l’Atlantico a remi: 11.000 chilometri e 227 giorni in mare. Nel 2008 ripete l’impresa lungo il Pacifico: 18.000 chilometri e 294 giorni di navigazione Nel 2017 attraversa con sci e slitta il più grande ghiacciaio d’Europa, in Islanda. È sposato con Francesca e ha due figlie, Sofia e Margherita.

Marco Savini nasce a Roma nel 1974. Si occupa di computer grafica, volo acrobatico, e nuove tecnologie nel campo della visualizzazione. Fondatore di BigRock, una delle scuole di computer grafica più importanti d’Europa, ha scritto qualche libro su Maya, fatto parte degli AdobeGuru di Adobe, programmato un navigatore aeronautico su iPad, ed è padre di due bambini.

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