Dopo la relazione del presidente di Confindustria Emilia, Valter
Caiumi, il primo giorno di Farete ha regalato alla platea degli imprenditori emiliani
una tavola rotonda con due ospiti d’eccezione: l’esploratore Alex Bellini, sul
tema della sostenibilità, e l’imprenditore e fondatore di Big Rock, Marco
Savini, sulla grande scommessa del Metaverso. I due relatori sono stati intervistati
da Edoardo D’Elia, docente all’Università di Bologna e ideatore di Deckard, una
piattaforma di divulgazione scientifica multimediale e del programma StartUp
Day meets Humanities, incentrato sull’imprenditorialità.
L’esploratore: “Sostenibilità, come urgenza del presente”
“Non c’è dubbio che quelli che stiamo vivendo sono tempi di
ambiguità e incertezza”, ha rotto gli indugi Alex Bellini. “Di quale nuova
bussola dobbiamo dotarci, con quali nuovi e sfidanti punti cardinali dobbiamo metterci
in cammino?”.
La supremazia degli azionisti staccati dal contesto ambientale,
anche all’interno delle aziende, ha mostrato la corda. La crescita illimitata
fa a pugni con la finitezza del nostro pianeta. “È tempo di nuovi eroi della normalità.
Gli esploratori del passato tra foreste e calotte glaciali devono lasciare il
passo, nel vostro caso, agli eroi della normalità, che in azienda significa leader
di impresa con una visione illuminata del futuro”.
Sono sempre di più le aziende che intraprendono un percorso
rigenerativo e che si fanno portavoce di un cambiamento che abbia effetti
positivi su ambiente e società. “La strada è stata tracciata, non possiamo
nascondercelo. Coniugare profitto con filantropismo e cura per l’ambiente è
impresa ardua, ma voi siete imprenditori non per caso. Oggi abbiamo tutti gli
strumenti tecnologici che servono per misurare, pianificare e programmare il
meglio per il nostro pianeta. Se l’ostacolo è sul percorso e non lo posso
superare, occorre che quell’ostacolo diventi parte del percorso, non si sfugge”.
Oggi la tempesta socioeconomica è davvero perfetta. “Non è
facile, in questo caos sistemico, rimanere in piedi e centrati sui propri
obiettivi, lo riconosco. Vi invito però a resistere con pazienza, coraggio e resilienza.
Tra fallimenti e crisi ne ho passate di tutti i colori. Negli ultimi 15 anni la
mia attività di esploratore mi ha portato a orientare la bussola dell’esistenza
verso l’interno, verso la mia interiorità. La cosa più importante che posso
fare oggi è preoccuparmi di cosa sarà domani. Non è né banale né scontato avere
un occhio sul domani, e oggi più che mai il futuro delle giovani generazioni è un
affare nostro”.
Il fondatore di Big Rock: “Metaverso, ovvero guardare il futuro”
Il concetto di metaverso è salito alla ribalta con
l’annuncio di Facebook, che ha deciso di denominare Meta la
holding del Gruppo (che controlla le piattaforme Facebook, Whatsapp, Instagram
e gli Oculos) e di avviare un progetto con questo nome, progetto di cui si sa
ancora poco.
“Nel 2020 la pandemia ci ha fatto piombare in clima di separatezza
e distanza”, ha rimarcato Marco Savini. “Tutti noi, per sopravvivere a questo
tsunami, abbiamo dovuto reinventare il lavoro sulla base di call e videoconferenze.
È lì, in quel momento, che abbiamo cominciato a parlare sempre più insistentemente
di Metaverso”.
In futuro le connessioni tra persone aumenteranno in modo
esponenziale. Ci vedremo in assenza, da remoto, ma sarà come se fossimo in
presenza. “Il virtuale è diventato reale: provate a domandare a qualche
ragazzo cosa pensa di prodotti ludici come Fortnite e Decentraland. Nello
stesso istante milioni di giocatori si ritrovano su piattaforme virtuali e
condividono svago e spensieratezza, esattamente come facevamo noi 30 anni fa al
bar o nel giro della nostra compagnia di amici”.
"Il metaverso", ha concluso il suo intervento Savini a Farete,
“è un non luogo, dove non solo ci vediamo, ma possiamo interagire, passarci gli
oggetti, indossiamo i visori ed è come essere uno davanti all’altro. Basteranno
degli occhiali da tutti i giorni, con i quali al tavolo qui con me potrò
interagire con l’ologramma di una persona che è all’estero. Proiettate questa
immagine in una classe dei nostri figli, dove al posto della lavagna luminosa c'è l’insegnante che mi dice ‘questa è la Terra’ e la mette sul tavolino, pensate alla stessa cosa fatta con un dinosauro, un’astronave, il nostro corredo genetico. Insomma, avete certamente capito che di metaverso ne sentirete parlare sempre di più e in un modo o nell'altro anche le vostre aziende dovranno fare i conti con quest'onda tecnologica".
I due relatori in breve
Alex Bellini nasce ad Aprica nel 1978. Si definisce "esploratore, speaker motivazionale e performance coach”. Negli ultimi
vent’anni ha realizzato imprese straordinarie ma dice: “Ho percorso più
chilometri dentro di me di quanti ne abbia fatti fuori”. Questa è la sua forza
e la sua unicità. Nel 2001 partecipa alla Marathon des Sables, corsa di 250
chilometri nel deserto del Sahara. Nel 2002 percorre l’Alaska trascinando una
slitta: un’avventura lunga 2000 chilometri. Nel 2005 attraversa l’Atlantico a remi:
11.000 chilometri e 227 giorni in mare. Nel 2008 ripete l’impresa lungo il
Pacifico: 18.000 chilometri e 294 giorni di navigazione Nel 2017 attraversa con
sci e slitta il più grande ghiacciaio d’Europa, in Islanda. È sposato con
Francesca e ha due figlie, Sofia e Margherita.
Marco Savini nasce a Roma nel 1974. Si occupa di computer grafica, volo
acrobatico, e nuove tecnologie nel campo della visualizzazione. Fondatore di
BigRock, una delle scuole di computer grafica più importanti d’Europa, ha
scritto qualche libro su Maya, fatto parte degli AdobeGuru di Adobe,
programmato un navigatore aeronautico su iPad, ed è padre di due bambini.