
Ogni volta che un’azienda spedisce o riceve merci da un Paese estero, deve compilare un documento fondamentale: la bolla doganale o dichiarazione doganale.
È il passaggio che consente alla Dogana di verificare cosa entra o esce dall’Unione Europea e di autorizzare lo sdoganamento delle merci.
In pratica, è il “biglietto d’ingresso” per il commercio internazionale: se compilato bene, le merci viaggiano senza intoppi; se contiene errori, può bloccare la spedizione o far perdere tempo e denaro.
In questo scenario, Confindustria Emilia supporta le imprese con servizi di consulenza doganale e analisi del rischio, aiutandole a evitare sanzioni, ottimizzare i processi e contenere i costi. Un passaggio ormai indispensabile per restare competitivi.
La bolla doganale raccoglie tutte le informazioni utili per identificare una spedizione. Tra queste troviamo:
Come abbiamo detto prima, è la “carta d’identità” della merce che permette, in caso non risultino errori, controlli rapidi ed eventuali benefici economici o agevolazioni doganali.
Gli aspetti principali da verificare nella bolla doganale sono:
Una verifica accurata consente di evitare errori che possono incidere in modo significativo sui costi aziendali e sui tempi di sdoganamento.
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Anche con la massima cura, può capitare di accorgersi che qualcosa non torna solo dopo avere emesso la dichiarazione doganale: magari è stato indicato un valore errato, un codice sbagliato o un documento mancante.
In questi casi, è possibile richiedere una revisione accertamento della dichiarazione doganale, cioè una correzione ufficiale dei dati già inviati alla Dogana.
La revisione può essere:
La richiesta va presentata all’ufficio doganale nel quale è stata registrata la dichiarazione, spiegando il motivo e allegando i documenti corretti.
Se la revisione viene accolta, la Dogana aggiorna i dati e, se necessario, rimborsa eventuali somme pagate in più o richiede l’integrazione di quanto dovuto.
Dopo la richiesta, la Dogana esamina le informazioni e decide se approvarla o meno.
Se ritiene che servano chiarimenti, informa l’azienda e le concede un periodo per fornire spiegazioni o nuovi documenti. Solo dopo questa fase di confronto arriva la decisione definitiva.
Questo passaggio serve a garantire chiarezza e dialogo tra Dogana e impresa, evitando che piccoli errori formali diventino grandi problemi amministrativi.
La bolla doganale non è solo un documento obbligatorio: è un elemento strategico per chi opera sui mercati esteri.
Compilarla correttamente significa garantire la regolarità delle spedizioni, ridurre i costi, velocizzare i tempi e accedere ai vantaggi previsti dagli accordi commerciali.
Una gestione superficiale, al contrario, può generare sanzioni o ritardi che pesano sull’attività quotidiana dell’impresa. In un mondo in rapido mutamento e segnato da crisi economiche e tensioni geopolitiche, è necessario fare attenzione ai rischi.
Confindustria Emilia rappresenta e sostiene le aziende del territorio, accompagnandole nei loro percorsi di crescita e internazionalizzazione.
Attraverso una rete di servizi, iniziative e competenze, l’Associazione aiuta le imprese ad affrontare con maggiore sicurezza le sfide dei mercati globali, a innovare i processi e a sviluppare nuove opportunità di business.
“Una precisa e completa compilazione della dichiarazione doganale sia di importazione che di esportazione o altri regimi, permette alle imprese di avere tutta la documentazione comprovante la regolarità dell’operazione ed il diritto ad eventuali benefici (per le esportazioni la non imponibilità IVA mentre per le importazioni eventuali agevolazioni daziarie). Con l’istituto della revisione si possono rettificare errori commessi nella compilazione della dichiarazione doganale, evitando così le eventuali sanzioni che verrebbero applicate nel caso in cui la revisione venga fatta dall’Ufficio delle Dogane. Per questi motivi è importante che le imprese per l’espletamento delle formalità doganali, si servano di Doganalisti iscritti all’albo nazionale e Centri di Assistenza Doganale certificati AEO che curando direttamente per loro e senza intermediari le operazioni nella dogana competente territorialmente, sarebbero tutelate sulla regolarità dell’operazione evitando spiacevoli inconvenienti sia di natura fiscale che di responsabilità per il legale rappresentante”. |