È Reyhaneh Alikani con l’opera “PUNTO
E A CAPO” ad aggiudicarsi il primo gradino del podio dello Young Art
Award 2020/2021, l’ormai tradizionale appuntamento tra imprenditorialità e
creatività promosso dai Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia in
collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna che martedì 25
maggio è stato trasmesso live in diretta Facebook e si è
articolato nell’Assemblea Generale del Gruppo Giovani, dal titolo “Le
forme dell’arte a portata di impresa”, e a seguire nella presentazione dei
finalisti e nella proclamazione del vincitore del concorso, un’occasione per
accendere i riflettori su giovani talenti dell’Accademia di Belle Arti di
Bologna e giunta quest’anno alla sua seconda edizione.
A partire dall’assunto che l’imprenditore è un artista e la sua opera
d’arte è l’impresa, i lavori hanno preso il via alle 16.00 con l’Assemblea
Generale del Gruppo Giovani, dal titolo “Le forme dell’arte a portata di
impresa”, che, dopo il saluto del Presidente dell’Accademia di Bella Arti
di Bologna Michelangelo Poletti, ha visto gli interventi di Michele
Poggipolini, presidente del GGI di Confindustria Emilia, Ivan Franco
Bottoni, presidente del Comitato regionale Giovani Imprenditori
dell’Industria dell’Emilia-Romagna, e Horacio Pagani, fondatore di
Pagani Automobili, che si sono confrontati sul tema dell’imprenditorialità come
forma d’arte ancora prima che business.
La seconda parte del pomeriggio, con gli interventi di Vittorio Cavani,
curatore della mostra “Gli Archivi del Futuro”, Giorgia Sarti, art &
communication specialist di G_Art Projects, Cristina Francucci,
direttore dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e Salvo Palazzolo, coordinatore
del Dipartimento di Arti visive, è stata invece dedicata alla presentazione dei
10 finalisti e alla proclamazione dell’artista vincitore dell’edizione
2021 del premio Young Art Award.
I 35 giovani studenti del Dipartimento di Arti visive dell’Accademia
di Belle Arti partecipanti al concorso sono stati chiamati a realizzare
un’opera ispirandosi alla mostra “Gli Archivi del Futuro”, organizzata
dal Gruppo Giovani con il supporto di Haltadefinizione e in partnership con
Azimut Capital Management in occasione del Festival filosofia 2020, un video
immersivo che invita a un viaggio a ritroso alla scoperta delle origini dello
storico tessuto industriale del territorio emiliano.
L’opera del primo classificato è stata acquistata dai Giovani
Imprenditori ed entra così a far parte della collezione privata del gruppo, “Cantiere
del contemporaneo”, che, esposta per la prima volta dal vivo nella sua
interezza presso gli spazi di Palazzo Tubertini a Bologna, sede di Azimut
Capital Management, dal 2015 si è arricchita di anno in anno di una nuova opera
con l’obiettivo di creare, col tempo, un vero e proprio fondo artistico
dell’Associazione, in un’ottica di mecenatismo dedicato ai giovani artisti.
Yuan Zhang, con l’opera “ARCHIVIO DI PUNCTUM” e Massiel Leza con “ID
MEMENTO” si sono classificati rispettivamente al secondo e al terzo posto e hanno
ricevuto una targa.
A decretare il podio è stata la giuria presieduta da Horacio Pagani
e composta dai Giovani Imprenditori Vittorio Cavani, Alessandro
Acquaderni e Federica Reverberi; da Cristina Francucci e dai
docenti dell’Accademia Maura Pozzati e Valerio Deho; da Giorgia
Sarti; da Alessandro Andreoli di Azimut Capital Management.
Il
presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia, Michele Poggipolini,
a conclusione dell'evento commenta: “In un momento storico segnato da
profondi cambiamenti e caratterizzato dall'iperglobalizzazione, la
creatività diventa una leva strategica centrale per la competitività delle
imprese. Per questo arte e impresa sono profondamente legate. Riscoprire le
nostre radici valorizzandole in un nuovo percorso creativo è un esempio
concreto e meraviglioso di come un giovane artista possa alimentare le nostre
visioni future e ispirare il nostro talento imprenditoriale”.