Il Nostro Team
Comunicazioni tecniche
Eventi
Fare News
Imprese Associate
{{ fifthTitle }}

Certificazione di Origine, Made In e Origine Preferenziale: la guida completa sulla gestione dell’origine della merce di Confindustria Emilia

30/10/2024

Certificazione di Origine, Made In e Origine Preferenziale: la guida completa sulla gestione dell’origine della merce di Confindustria Emilia

Origine preferenziale o Made in, classificazione doganale, regole di origine delle merci, voci doganali… Le informazioni da conoscere sembrano infinite, e spesso una ricerca sul web non fa che aumentare i dubbi su una tematica dove non c’è margine di errore!

Per semplificare la vita alle aziende, il team Internazionalizzazione di Confindustria Emilia ha creato una Guida Gratuita sulla Gestione dell’Origine delle Merci, che periodicamente si aggiorna con nuove informazioni.

Troverai risposte chiare alle domande più frequenti, utili consigli e spiegazioni immediate. Questa guida è un vero alleato per le imprese, pensato per orientarsi nelle normative e ottimizzare le strategie internazionali!

Guida sulla Gestione e dichiarazione di Origine delle Merci

Le domande principali da cui Confindustria Emilia è partita, per rispondere alle maggiori perplessità delle aziende, sono:

  1. Come si individua la corretta classificazione doganale del prodotto?
  2. Qual è il Paese di destinazione dei prodotti e come impatta sull'origine?
  3. Quali sono le differenze tra l'origine preferenziale e il made in?
  4. Dove posso trovare le regole di origine del mio prodotto?
  5. Come si individua la corretta voce doganale
 

La corretta classificazione doganale, infatti, influisce su diversi aspetti del commercio internazionale: primo fra tutti il dazio da pagare al momento dell’importazione; ma anche eventuali divieti contingenti o restrizioni all’esportazione, per esempio: dual use, spedizioni verso la Russia o all’importazione per i prodotti siderurgici di origine russa.

È altrettanto importante conoscere le diverse definizioni impiegate nella classificazione doganale. La guida chiarisce le differenze tra HS code, nomenclatura combinata e codice Taric, specificando l’uso di ciascuno in vari contesti.

Infine, sono illustrate le regole per una corretta classificazione dei prodotti, insieme agli strumenti pratici a disposizione delle aziende per verificare l’esattezza della classificazione assegnata.

Certificati Origine, Origine Preferenziale, Made in: la guida di Confindustria Emilia

Qual è il Paese di destinazione dei prodotti e come impatta sull’origine?

Una volta definita la classificazione doganale dei prodotti, è importante determinare il Paese di destinazione. A seconda del Paese di destinazione, può essere necessario fornire al cliente informazioni sull'Origine Preferenziale o sul Made In della merce.

L'Unione Europea ha in vigore numerosi accordi bilaterali di origine: i prodotti europei che soddisfano le regole stabilite in questi accordi possono essere dichiarati di origine preferenziale, beneficiando così di dazi ridotti o nulli.

Inoltre, l'UE ha siglato accordi unilaterali che consentono ai prodotti originari di Paesi in via di sviluppo, i cosiddetti Paesi SPG, di entrare nell'Unione Europea a dazio zero. Vi è poi unione doganale tra l’UE e Andorra, San Marino e Turchia per alcuni prodotti.

Quali sono le differenze tra l'Origine Preferenziale e il Made In?

La prima distinzione fondamentale è non confondere il concetto di origine con la provenienza.

  • Per Origine si intende il luogo di trasformazione del bene.
  • Per Provenienza il paese di partenza del bene.

Origine Commerciale e Made In sono, invece, sinonimi per definire l’origine non preferenziale dei prodotti.

- L’Origine Non Preferenziale dei Prodotti significa che non sono applicati trattamenti preferenziali a livello di dazio, al contrario, prodotti classificati in determinate voci doganali, originari di determinati Paesi, possono vedersi applicato un dazio supplementare, come ad esempio il dazio antidumping – una tassa aggiuntiva imposta su prodotti importati a prezzi inferiori rispetto a quelli praticati nel mercato interno del paese esportatore. Nella Guida è possibile conoscere i diversi tipi di dazio e interrogare il sito della Commissione UE facendo una simulazione per conoscere le tariffe all’importazione in tutti Paesi extra UE.

Quando i prodotti sono lavorati con materie prime di uno o più paesi, il Paese di Origine del prodotto finito è il Paese in cui è avvenuta l’ultima trasformazione sostanziale:

  • economicamente giustificato
  • effettuata in un'impresa attrezzata a tale scopo
  • che si sia conclusa con la fabbricazione di un prodotto nuovo o abbia rappresentato una fase importante del processo di fabbricazione

Alcune lavorazioni come quelle di conservazione, cambio di imballaggio, apposizione di etichette, lo smontaggio e altre non possono essere considerate lavorazioni sostanziali e quindi sono insufficienti ad assegnare l’origine non preferenziale ai prodotti.

- L’Origine Preferenziale consente l’applicazione di dazi ridotti o nulli ai prodotti quando sono sottoposti a una lavorazione sufficiente all’interno del territorio unionale, rispettando le regole contenute negli accordi di libero scambio firmati da Ue e i Paesi terzi. Non è obbligatorio dichiarare l’origine preferenziale dei prodotti ma è sicuramente una leva commerciale molto efficace.

Anche in questo caso esistono delle lavorazioni che non sono mai sufficienti ad attribuire il carattere preferenziale dei prodotti, come ad esempio conservazione, pulitura, la selezione, l’assortimento, la miscela e il semplice assemblaggio.

Dove posso verificare le regole da rispettare per il prodotto?

Le regole di Origine Preferenziale sono reperibili all’interno dei protocolli degli accordi bilaterali che l’UE ha siglato con i diversi Paesi esteri, per facilitarne l’analisi la Commissione Europea ha predisposto una piattaforma di consultazione.

Le regole per stabilire quale lavorazione può essere considerata sostanziale per definire il Paese di Origine non preferenziale sono contenute in primis nell’allegato 22-01 del R.D. 2446/2015 che ha valore normativo.

Per quei prodotti la cui voce doganale non è ricompresa in questo allegato l’Unione Europea, secondo indicazione dell’Agenzia delle Dogane, è necessario fare riferimento alle regole di lista, ovvero la posizione comune dell’UE in sede di negoziati OMC e in ultima analisi alla regola residuale per cui il prodotto è originario del Paese di cui sono originari la maggior parte dei componenti per peso o per valore a seconda del capitolo di classificazione.

Ulteriori approfondimenti si possono trovare nella sezione FAQ nelle quali abbiamo raccolto i quesiti più frequenti sia per Origine Preferenziale che per Origine Non Preferenziale.

Sempre nella Guida, potrai trovare:

Le pagine verranno periodicamente aggiornate con le ultime comunicazioni pubblicate su questi temi.

Ora non ti rimane che scoprire la nostra Guida Origine Merce e se hai ancora dei dubbi contattaci per una consulenza personalizzata.  

Unisciti a noi!

Altri Articoli di Fare news