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Sostenibilità Aziendale: il 90% delle imprese italiane non ha una strategia sostenibile

02/12/2022

Il 90% delle imprese italiane non ha una strategia basata su criteri sostenibili. Un dato allarmante per il nostro Paese e per ogni singola azienda italiana che vuole rimanere al passo con i tempi e fruire delle agevolazioni previste dal PNRR - Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, delle garanzie Sace e di altri bandi regionali e internazionali.  

Confindustria Emilia Area Centro
è in grado di supportare le imprese attraverso una serie di servizi dell’Area Ricerca, Innovazione e Sostenibilità: dal reperimento di fonti di finanziamento all’analisi e alla validazione di progetti per Horizon Europe; dal matching e scouting tra aziende e startup alla formazione dei dipendenti sui temi della sostenibilità e ai progetti di ricerca e innovazione in collaborazione con le principali Università italiane.

9 aziende su 10 non sono in regola su sostenibilità e impatto sociale

Partiamo dunque dall’allarme lanciato da Giovanni Lombardo – docente di metodi e tecniche di analisi dei dati e AD di spin off dell'Università di Genova e del Politecnico di Milano – nell’ottobre 2022.  

Secondo Lombardo, e altri studiosi, “almeno il 90% delle imprese italiane non ha ancora sviluppato una strategia di impatto o una gestione basata volontariamente su criteri sostenibili”.  

Un’indicazione che sembra trovare conferma in un altro sondaggio realizzato su un campione di 42 piccole e medie imprese italiane, sotto i 100 milioni di capitalizzazione, che hanno partecipato alla terza edizione di Next Gems, la conferenza dedicata alle gemme di Piazza Affari, in cui è emerso che l’interesse verso le tematiche ESG (Environmental, Social e Governance) è nullo e, per di più, valutato come un “orizzonte ancora lontano”.

Analisi aziendale sulla sostenibilità

Eppure la questione della sostenibilità ambientale non sembra essere così lontana. Considerato infatti che la gestione dei fondi PNRR richiede un percorso e il rispetto di indicatori in ambito ESG, la questione è più cogente che mai.

Le aziende, perciò, devono iniziare fin da subito ad analizzare le proprie attività e valutarle in ottica di sostenibilità, impatto sociale, ambientale e in termini di economia circolare.

Oggi, in Italia, su un totale di poco più di 5 milioni di aziende, le imprese sociali sono poco meno di 400mila, le società benefit circa 200mila (di cui 150 certificate) e quelle quotate in borsa – obbligate alla rendicontazione socio ambientale - poco oltre 400.

Nei prossimi mesi sarà quindi opportuno monitorare le fasi gestionali anche in ottica di risk management socio ambientale: sarà infatti l’input necessario per misurare effettivamente gli effetti e gli impatti della gestione aziendale e le performance migliori.

Non dimentichiamo infatti che la riduzione del rischio, la maggior facilità di accesso al credito, il confronto con i competitors e la capacità di rispondere o anticipare le richieste dei clienti sono solo benefici immediati dati dall'integrazione di una prospettiva di sostenibilità nella gestione del proprio business.

La sostenibilità deve diventare un imperativo oltre che uno strumento di crescita stessa dell'azienda.

Confindustria Emilia: tre servizi ESG

Ogni impresa, come sottolineato dallo stesso Lombardo, può introdurre “buone prassi” nei suoi processi.

In particolare per quanto riguarda la selezione dei fornitori, l’efficientamento energetico e il calcolo delle emissioni, il miglioramento del welfare aziendale e degli equilibri di genere, la gestione della salute e la sicurezza dei posti di lavoro, la formazione dei dipendenti sui temi del risparmio energetico.  

Tutti temi che Confindustria Emilia affronta attraverso servizi e consulenze specialistiche dedicate alle imprese.

Desk sostenibilità di Confindustria Emilia: per impostare una strategia di impresa

Tra questi il Desk Sostenibilità è uno strumento per aiutare a impostare la propria strategia di sostenibilità seguendo tre passaggi fondamentali:

1 - Capire cosa significa applicare questi paradigmi nel concreto della propria realtà aziendale

2- Effettuare una prima analisi che identifichi le priorità di intervento per singola azienda

3- Impostare una strategia di sostenibilità d'impresa

Servizio Orientamento Sostenibilità: per sensibilizzare la catena di fornitura

Un ulteriore strumento messo a disposizione da Confindustria è il servizio di Orientamento alla Sostenibilità.

Un percorso, strutturato in due moduli, per condividere le principali nozioni e terminologie legate al mondo della Sostenibilità.

L’obiettivo è di favorire così un dialogo efficace atto a formare i referenti interni dell’azienda, che si desidera avviare al presidio di queste tematiche, e sensibilizzare la propria catena di fornitura allineando i propri obiettivi.

Albo Circular: l’economia circolare

Le filiere e le catene di fornitura stanno assumendo un ruolo sempre più importante all’interno dell’economia circolare, soprattutto per le imprese che hanno una catena di fornitura più lunga, con materie prime distanti o che necessitano di autorizzazioni ambientali.

Albo Circular di Confindustria Emilia è un nuovo database che raccoglie le aziende presenti sul territorio nazionale che offrono prodotti o servizi in ambito di Economia Circolare.

Attraverso questo strumento gratuito, utile e veloce  – le aziende potranno:  
●       ricercare nuove opportunità di collaborazione
●       individuare fornitori di servizi di riciclo degli scarti di produzione
●       individuare fornitori di materie prime seconde
●       individuare servizi legati all’economia circolare
●       pubblicare e consultare annunci per vendere o acquistare materiali e scarti di produzione sulla bacheca    

Potrebbe interessarti anche l’articolo su APPIA – La piattaforma per analisi e previsione dei prezzi delle materie prime  

Contattaci se desideri ricevere ulteriori informazioni sui nostri servizi dedicati a startup e imprese.

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