Farete, la grande vetrina delle produzioni, delle
lavorazioni e dei servizi delle aziende di Bologna, Ferrara e Modena,
quest'anno a causa del Coronavirus subirà una battuta d'arresto. Per non
perdere il contatto con le sue aziende, Confindustria Emilia, in collaborazione
con Azimut Capital Management, sponsor principale di Farete 2021 e 2022, ha
deciso di proporre un ciclo di tre seminari. Gli incontri rappresentano un’occasione di lettura e
gestione dell’attuale realtà e un momento di riflessione sul prossimo futuro.
Il primo appuntamento, "Scenario globale: linea diretta con la Cina",
è in programma lunedì 25 maggio alle 17.30, i due successivi lunedì 8 e lunedì
15 giugno alle 18. Di seguito la nostra intervista con Monica Liverani (foto in alto), ad di Azimut Capital Management area Emilia-Romagna
Marche e Umbria, Marzio
Milioli, Area Manager Emilia, e Fabrizio Vecchia, responsabile Wealth
Manager Emilia.
Perché Azimut Capital Management ha deciso
di essere main sponsor Farete 2021 e 2022?
MARZIO MILIOLI. "Azimut
da sempre si rivolge a chi crea valore: gli imprenditori e le loro imprese. A
fine ottobre 2019, a Milano Rho Fiera, abbiamo organizzato Azimut Libera
Impresa Expo, uno degli eventi più importanti del 2019 per le imprese italiane.
Una due giorni in cui abbiamo riunito circa 10mila imprenditori da tutto il Paese:
abbiamo organizzato oltre 75 conferenze, incontri con specialist, one to one,
riguardanti tutte le tematiche più attuali e prospettiche della vita d’impresa;
abbiamo raccontato come oggi sia possibile investire in attività di impresa grazie
alla democratizzazione di quegli strumenti che fino a ieri erano riservati solo a investitori professionali o istituzionali, creando così nuovi capitali,
disponibili per le imprese e il loro sviluppo.
Da allora
ci siamo impegnati per declinare questo ambizioso progetto a livello locale. Lo
abbiamo fatto con il miglior partner sul territorio, che già da anni opera con
una dinamica simile verso imprenditori e imprese: Confindustria Emilia. Quando ci siamo incontrati con Tiziana Ferrari, ci siamo subito
accorti che non ci unisce solo l’obiettivo di supportare il sistema produttivo,
l’occupazione e più in generale il nostro Paese e il benessere di tutti noi, ma
anche e soprattutto i valori con cui cerchiamo ogni giorno di fare le cose e la
forza, l’impegno per farle sempre meglio. Stessi valori, stesso linguaggio,
stessa direzione, stessi obiettivi. È stato semplice tradurre tutto ciò nel
concreto per costruire insieme Farete, con tanti stimoli e spunti nuovi.
Poi
purtroppo lo scenario è mutato e la situazione contingente ha portato allo
slittamento dell’edizione 2020. Ben presto ci siamo resi conto che questo tempo
ancor più complesso, richiedeva, in modo ancor più significativo, l’essere
vicino a imprese e imprenditori. Da qui l’idea di costruire un primo percorso
di webinar".
Sarete protagonisti di 3 webinar, quali
temi avete scelto?
FABRIZIO VECCHIA. "La
scelta dei contenuti è stata immediata e spontanea, pensando al contesto che
stiamo affrontando a livello globale. Rappresentano tre dei valori più
importanti che stiamo esprimendo in questo momento: internazionalizzazione,
supporto all’economia reale e innovazione.
Per
la prima data, il 25 maggio, avremo i preziosi contributi dal Lussemburgo di
Giorgio Medda, uno dei Ceo di Azimut Holding, e di Stefano Chao, Gestore e
Country Manager China.
Insieme
a Giorgio Medda, che è alla guida anche del Global Team di gestione con oltre
100 gestori e analisti, in 17 Paesi, avremo l’opportunità di avere un
osservatorio privilegiato sulle dinamiche dei mercati finanziari globali.
Insieme
a Stefano Chao avremo una testimonianza diretta e locale di come sta reagendo
il tessuto sociale ed economico della Cina, l'hub manifatturiero del mondo, che si
sta rimettendo in marcia nella seconda fase della pandemia.
L’8 giugno, approfondiremo le opportunità create per
trasferire investimenti privati direttamente nelle aziende, attraverso la
creazione di veicoli di investimento che raccolgono capitali tramite piattaforme
di crowdfunding, soluzioni di venture capital, private debt e private equity,
innovative per le soglie di ingresso accessibili dagli investitori privati ed
esclusive per i contenuti, coprendo ogni fase di vita di un’azienda con diverse
forme di debito e di capitale e in molti settori, dalla manifattura
all’innovazione digitale.
Infine
nella terza data, il 15 giugno, individueremo quelle tendenze che hanno già
iniziato a cambiare le nostre abitudini e condizionare le nostre scelte, quei
trend che diventeranno dirompenti nel prossimo futuro. Quei trend verso i quali
possiamo prepararci per la fase sociale ed economica post Covid, nella quale
siamo tutti chiamati a dare un importante contributo per cogliere l’occasione
di migliorare l’attuale modello economico e finanziario. Iniziando a disegnare
un nuovo paradigma, nel quale industria, manifattura e finanza trovino un nuovo
equilibrio finalizzato allo sviluppo, alla crescita e alla
sostenibilità".
Chi è e che cosa fa Azimut?
MONICA LIVERANI. "Azimut è una realtà finanziaria
internazionale, operante da oltre 30 anni nel settore del risparmio gestito,
col cuore italiano e la forza dell’indipendenza. Il gruppo, presente in 17 Paesi del mondo distribuiti in
Europa, Asia-Pacifico, Medio Oriente e America, si distingue per la
sua indipendenza: con oltre 54 miliardi
di patrimoni in gestione siamo infatti la principale realtà finanziaria
indipendente sul mercato italiano e tra le più innovative in Europa. I
1800 financial partner, imprenditori, presenti sull’intero territorio
nazionale, insieme ai gestori, ai dipendenti e
al management, sono impegnati nella società in qualità di azionisti,
uniti in un patto di sindacato che controlla oltre il 20% della
società. Proprio in questo periodo stiamo, attraverso una operazione di Leverage
Buy Out, rafforzando la nostra presenza nel capitale. Questo modello
di business, che allinea gli interessi di tutti, è alla base della storia di
successo di Azimut. Un altro fattore distintivo che ci caratterizza è
la stretta integrazione tra distribuzione e asset management. La vicinanza
al mercato della nostra società prodotti ci consente di offrire soluzioni
rapide e puntuali: un rapporto diretto per una
consulenza votata all’efficienza e al servizio del cliente.
Economia reale e sostenibilità sono i pilastri
del piano strategico quinquennale al 2024. Attraverso Azimut Libera
Impresa, la Sgr del gruppo che crea e gestisce fondi
di investimento alternativi ad elevato impatto su ambiente ed
economia reale, investiremo, nei prossimi 5 anni, oltre 15 miliardi di masse in
piccole e medie aziende italiane. Sul piano degli investimenti sostenibili
e responsabili, siamo già leader nel mercato italiano con oltre 9 miliardi di
masse gestite con criteri Esg e Sri dal nostro Global Team, che a novembre
dello scorso anno ha lanciato “Azimut Sustainable”, un’intera gamma di
investimenti sostenibili".
Quali obiettivi e quali sinergie possono
nascere nella collaborazione con Confindustria Emilia?
MONICA LIVERANI. "Condividiamo con Confindustria Emilia i
valori legati alla sostenibilità e al territorio: ci unisce l’impegno concreto
a favore del tessuto imprenditoriale italiano, linfa del nostro sistema Paese.
Con Azimut Libera Impresa Sgr,
abbiamo aperto il mondo dell’economia reale al risparmio gestito.
Primi in Italia, ci siamo messi al fianco degli imprenditori, aiutando
le imprese italiane nel reperire nuove forme di sostentamento e al fianco
degli investitori, “democratizzando” e quindi rendendo
accessibili anche agli investitori retail i prodotti che investono in economia
reale. Il nostro impegno continua anche verso gli investitori istituzionali,
per i quali sviluppiamo
costantemente soluzioni di investimento dedicate: tra queste il recente fondo
sulle Infrastrutture ad impatto sociale.
La nostra vocazione internazionale ci ha
portato, a novembre dello scorso anno, a entrare nel mercato americano degli
alternativi lanciando la NewCo Azimut Alternative Capital Partners con Ceo Jeffry Brown, un veterano del settore con oltre 20 anni di esperienza negli
alternativi.
Tornando all’Italia e concentrandoci in
particolare sull’impegno profuso verso il territorio, ricordiamo, tra gli
altri, il progetto “Fiar Umbria”, realizzato in
collaborazione con Confindustria Umbria, primo fondo regionale in Italia per la
crescita delle imprese locali.
L’ emergenza Covid-19, ci vede
protagonisti anche per supportare la ripresa degli esercizi commerciali
attraverso Azimut Sostieni Italia, progetto finanziario di “Equity Crowdfunding”.
Obiettivo dell’iniziativa è quello di rappresentare un esempio concreto,
affinchè si sviluppino ulteriori progetti a sostegno dell’economia
italiana.
Condividiamo con Confindustria Emilia anche la responsabilità sociale verso le comunità e il territorio. Questo periodo di grave emergenza ha visto il
nostro gruppo investire complessivamente oltre 1 milione di euro per
l’acquisto, soprattutto nella prima fase, di dispositivi medici e sanitari che
abbiamo destinato a oltre 32 ospedali, assieme a progetti per la lotta alla
povertà sostenuti dalla Fondazione Azimut.
L’obiettivo che oggi ci poniamo,
insieme a Confindustria Emilia, è quello di creare una cultura della
sostenibilità, perché l’impegno verso lo sviluppo, le comunità e i territori
possa essere sempre più condiviso e divenire la rotta principale di tutti gli
operatori economici".
Quale è oggi il ruolo del consulente
finanziario?
FABRIZIO VECCHIA. "Il
nostro ruolo è sempre stato quello di guidare i clienti verso scelte di
pianificazione finanziaria, impegnati a comprendere i loro bisogni prioritari e
i loro reali obiettivi di vita, traducendoli in corrette scelte di
investimento.
Oggi
siamo chiamati a fare ancora di più, a contribuire al benessere della società
nel suo complesso, per questo dobbiamo guidare i nostri clienti verso la
pianificazione degli investimenti responsabili e sostenibili, quindi Esg e Sri,
e verso la salvaguardia del nostro pianeta, ricordando anche gli obiettivi
dell’agenda Onu 2030".
MARZIO MILIOLI. "Tra Bologna,
Modena e Ferrara, supportiamo l’attività di 90 colleghi, tra i più
preparati e competenti nel settore della consulenza finanziaria, oggi ancora
più attivi e concentrati sul territorio, nel contatto con le imprese e gli
imprenditori, per ragionare insieme su soluzioni per la gestione innovativa
degli attivi e per il supporto alternativo alla crescita.
Oltre
alla pianificazione finanziaria, il nostro ruolo richiede anche una consulenza
rivolta alla protezione del patrimonio, al fine di valutare tutte le corrette e
possibili scelte di strumenti o tipologie di soluzioni di investimento per
evitare o limitare, laddove possibile, l’esposizione a possibili aggressioni.
Tutto
ciò avviene non più in maniera singola come in passato, ma in maniera
organizzata. Una squadra dove consulenti
finanziari, specialisti e gestori uniscono le loro competenze specifiche a più
livelli: finanziario, fiscale, successorio, corporate".