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Scenari

Il London Stock Excange Group ha presentato il Report 2017 delle 1000 aziende che ispirano l’Europa. Tra le 110 imprese italiane c'è anche la Daem-Buonristoro Vending Group di Bologna. Come ha modo di sottolineare all'interno del report Xavier Rolet, Ceo del London Stock Exchange Group, "queste aziende sono la migliore speranza per la futura crescita economica europea e la creazione di posti di lavoro".

Un'analisi della strategia e delle azioni necessarie per dare slancio alla ripresa dell'economia ferrarese. È l'obiettivo dell’incontro che si è svolto a Ferrara, organizzato per fare il punto sul 'Focus Ferrara del Patto per il lavoro' e sottoscritto lo scorso 28 febbraio dalla consulta provinciale dell’economia. Si tratta di un vero e proprio accordo territoriale con cui la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Ferrara, i Comuni del territorio, l’Università di Ferrara e le rappresentanze del mondo socio-economico locale si sono impegnate a condividere obiettivi e responsabilità per rilanciare crescita e occupazione.
 

Prendendo a prestito un celeberrimo claim pubblicitario di una nota azienda di abbigliamento sportivo viene quasi spontaneo dire, a proposito di Energy way, che... impossible is nothing. Da startup innovativa a impresa del futuro nel giro di pochi anni. E, giusto stamattina, la visita del governatore dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini che ha voluto rimarcare: "Energy Way è un esempio virtuoso di quei percorsi di crescita aziendale sui quali la Regione punta e investe sostenendo innovazione e ricerca per la nascita di nuove imprese".

I segnali positivi si consolidano e si estendono a un numero sempre maggiore di imprese. Pur con la consapevolezza di alcune criticità ancora da superare, l’Emilia-Romagna ha messo in archivio un 2017 caratterizzato da una ripresa condivisa da tutti i settori. È questa l’immagine che emerge dall’indagine congiunturale sul quarto trimestre 2017, con previsioni 2018 sull’industria manifatturiera, realizzata in collaborazione tra Unioncamere Emilia-Romagna, Confindustria Emilia-Romagna e Intesa Sanpaolo.

Oltre 50mila euro in attività didattiche integrative donate ai bambini delle scuole bolognesi: è il bilancio della seconda edizione del progetto sociale “Facciamo Scuola Insieme” dell’Associazione Girotondo con il sostegno del Gruppo Comet e Lloyds Farmacie che si è svolta durante l’anno scolastico 2017/18 coinvolgendo circa 300 scuole, nidi, materne e primarie.

Bamboccioni, choosy, sfaticati: la lista delle nefandezze della gioventù italiana è ricca e deprimente. Eppure, si sa, non c’è più bella cosa che sfatare i luoghi comuni, le semplificazioni a tutti i costi. Abbiamo intervistato una giovane bolognese, Giulia Guglielmi, 21 anni e un percorso di studi e di crescita personale di tutto rispetto che cozza di molto con l’immagine stereotipata di una gioventù lassista e debosciata. Giulia ama la dimensione del viaggio e l’emozione che c’è nello scatto di una fotografia. Gli studi classici le hanno dato le basi per vivere meglio la complessità del mondo moderno. Dall’utilità della cultura tecnica è attratta a tal punto da decidere di trasferirsi a Torino, per intraprendere un corso di laurea in Ingegneria della Produzione Industriale al Politecnico.

Sabato 24 febbraio presso la sede di Bologna di Confindustria Emilia si è tenuto l’annuale incontro organizzato dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) dedicato alla presentazione dei nuovi bandi di ricerca 2018. L’obiettivo della giornata era di far conoscere l’entità e la destinazione dei finanziamenti alla ricerca in Emilia-Romagna e le attività di enti e aziende del territorio a sostegno della mission AIRC, oltre che di illustrare ai ricercatori le modalità di partecipazione ai prossimi bandi di ricerca.

Il nuovo numero di Forbes Italia dedica la sua copertina al "Fattore D: le 100 donne più vincenti d’Italia e le 100 più potenti al mondo". La sintesi perfetta è questa: se le donne raggiungessero la piena parità in termini di partecipazione alla forza lavoro e presenza in ruoli dirigenziali, il Pil globale aumenterebbe di 28mila miliardi di dollari. In rappresentanza della selezione delle 100 italiane ci sono anche quattro imprenditrici emiliane.

Si rafforzano le esportazioni regionali (+9,2 per cento), trend che procede più rapido del commercio estero nazionale (+7,7 per cento). Nel 2017, grazie a un aumento del 6,7 per cento, l’Emilia-Romagna si conferma terza regione italiana per valore delle esportazioni. Il risultato annuale è stato determinato dai mercati europei, in Francia in particolare, e dalle vendite negli Stati Uniti e in Cina. Principale contributo settoriale da macchinari e apparecchiature meccaniche.

Nell’ultimo trimestre del 2017, nell’industria metalmeccanica si è registrato un consolidamento della fase espansiva iniziata nell’ultimo trimestre del 2014 grazie a un miglioramento della domanda interna e una crescita sostenuta dei flussi di fatturato indirizzati ai mercati esteri. È quanto rileva Federmeccanica nell'ultima indagine congiunturale (la numero 145) presentata di recente a Roma.

L'industria meccanica ha reagito molto bene alla crisi. Complice infatti il Piano Impresa 4.0, la manifattura italiana, rappresentata da Anima Confindustria, segna un +3,8% nel 2017 come produzione, pari a 46,7 miliardi di euro. Di questi, 27 miliardi di euro sono rappresentati dalle esportazioni, in crescita del +2,9% rispetto all'anno precedente. I dati di preconsuntivo 2017 e di previsioni 2018 elaborati dall'ufficio studi di Anima lasciano ben sperare sulla continuità. Viene confermato il trend positivo per l'anno in corso: la produzione è prevista in aumento (+2,3%), così come l'export (+2,7%).

Per l'Emilia-Romagna del turismo il 2017 è stato un altro anno record. L'anno appena andato in archivio si è chiuso con 57 milioni di presenze (+6,3%). Molto bene la Riviera e l'Appennino. Crescono sempre di più le città d'arte e le "nuove" località. In forte aumento gli stranieri. In salita anche gli arrivi: 12,8 milioni (+7,1%). Sono i numeri del consuntivo 2017 forniti dall’Osservatorio turistico regionale, per conto della Regione Emilia-Romagna in partnership con Unioncamere Emilia-Romagna, e in collaborazione con Trademark Italia.

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Superano i 640 milioni di euro, da inizio legislatura, le risorse investite dalla Regione Emilia-Romagna per le politiche rivolte ai giovani: molteplici interventi, tra cui spiccano le azioni di istruzione e formazione professionale (165 milioni), il diritto allo studio universitario (144 milioni), il sostegno ai giovani agricoltori (97 milioni), l’aiuto alle giovani coppie per trovare una casa (13 milioni). E, nei prossimi mesi, si profila la nascita di un vero e proprio Patto per i giovani.

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"Connecting companies with capital": è questa la mission di Elite, il progetto con cui Borsa italiana intende affiancare le aziende in un processo di cambiamento culturale e organizzativo. Per individuare le imprese ad alto potenziale del nostro territorio la società di Piazza Affari ha stretto una partnership con Confindustria Emilia. Scopo dell'accordo è avvicinare le imprese più meritevoli ai mercati di capitali, migliorare i rapporti col sistema bancario e imprenditoriale, facilitare l’internazionalizzazione.

La "green economy" non solo è la miglior risposta possibile alla crisi ma è anche una sfida aperta al futuro. I dati del rapporto "GreenItaly 2017" di Fondazione Symbola e Unioncamere non ammettono repliche. In Italia ci sono 3 milioni di "green jobs" e le imprese con una vocazione "green" sono più competitive, esportano e assumono di più. L’Emilia-Romagna è la terza regione italiana per assunzioni previste in ottica "green" e la quarta per numero di imprese ecosostenibili. Bologna è nella top ten nazionale delle province sia per numero di imprese che per assunzioni "verdi".

Ulteriormente rivista al rialzo la stima dell’aumento del prodotto interno lordo che proietta la regione in vetta alla classifica italiana per crescita nel 2017 (+1,8 per cento) e nel 2018 (+1,9 per cento). In aumento i consumi, trainati dal ciclo positivo degli investimenti e dalle esportazioni. Ripartono le costruzioni, si consolida la ripresa dell’industria e del terziario. Sul versante lavoro aumentano occupazione e produttività, la disoccupazione continua a ridursi.

Dopo un 2016 che aveva fatto segnare una performance positiva, con una crescita pari a +5,1% rispetto all’anno precedente, la rilevazione di Crif relativa all’intero 2017 mostra un ripiegamento del numero di richieste di valutazione e rivalutazione dei crediti presentate dalle imprese italiane, che fanno complessivamente segnare un -2,5% rispetto al 2016.